Accedi all'area riservata con:
SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è il sistema di accesso che consente di utilizzare, con un'identità digitale unica, i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati. Se sei già in possesso di un'identità digitale, accedi con le credenziali del tuo gestore. Se non hai ancora un'identità digitale, richiedila ad uno dei gestori.
La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento personale che attesta l'identità del cittadino. Dotata di microprocessore, oltre a comprovare l'identità personale, permette l'accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Le credenziali o la registrazione possono essere utilizzate in alternativa a SPID, CIE
Nessuna attività in corso
Aggiornamenti normativi
FOCUS: “Aggiudicazione senza verifica dei requisiti: è ammessa la convalida ex...
Con la sentenza n. 977 del 28 maggio 2025, il TAR Campania, Salerno, Sez. I, ha affrontato una questione di rilievo pratico e sistematico nelle procedure di evidenza pubblica: l’ammissibilità della convalida di un’aggiudicazione definitiva disposta in assenza della previa verifica dei requisiti generali e speciali dell’aggiudicatario. [[CASESTUDY]] Il fatto La stazione appaltante aveva disposto l’aggiudicazione definitiva del servizio all’impresa controinteressata senza eseguire la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale, come imposto dall’art. 17, comma 5, del D.lgs. n. 36/2023. Tale aggiudicazione, dunque, risultava viziata per violazione della disciplina procedimentale in materia di affidamenti. Con successivo provvedimento, adottato circa un mese dopo, l’Amministrazione ha nuovamente disposto l’aggiudicazione definitiva e dichiarato l’ef...
Con la sentenza n. 977 del 28 maggio 2025, il TAR Campania, Salerno, Sez. I, ha affrontato una questione di rilievo pratico e sistematico nelle procedure di evidenza pubblica: l’ammissibilità della convalida di un’aggiudicazione definitiva disposta in assenza della previa verifica dei requisiti generali e speciali dell’aggiudicatario. [[CASESTUDY]] Il fatto La stazione appaltante aveva disposto l’aggiudicazione definitiva del servizio all’impresa controinteressata senza eseguire la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale, come imposto dall’art. 17, comma 5, del D.lgs. n. 36/2023. Tale aggiudicazione, dunque, risultava viziata per violazione della disciplina procedimentale in materia di affidamenti. Con successivo provvedimento, adottato circa un mese dopo, l’Amministrazione ha nuovamente disposto l’aggiudicazione definitiva e dichiarato l’ef...
FOCUS: “Commissione giudicatrice, interesse a ricorrere e requisiti di competenza:...
Premessa Con la sentenza n. 4196 del 16 maggio 2025, il Consiglio di Stato (Sez. V) interviene su questioni centrali in materia di procedure di gara, chiarendo che la nomina della commissione giudicatrice può essere impugnata solo all’esito del procedimento, quando si rende attuale la lesione giuridica dell’interessato. Viene ribadito il principio di ragionevole omogeneità delle competenze richieste ai commissari ai sensi dell’art. 93 del D.Lgs. n. 36/2023, respingendo interpretazioni eccessivamente formalistiche. [[CASESTUDY]] L’impugnabilità differita della nomina della commissione Con la sentenza n. 4196/2025, il Consiglio di Stato riafferma che la nomina della commissione giudicatrice può essere contestata solo all’esito del procedimento di gara, ossia nel momento in cui viene approvato il verbale delle operazioni di gara e si consolida la lesione della sfera giuridica ...
Premessa Con la sentenza n. 4196 del 16 maggio 2025, il Consiglio di Stato (Sez. V) interviene su questioni centrali in materia di procedure di gara, chiarendo che la nomina della commissione giudicatrice può essere impugnata solo all’esito del procedimento, quando si rende attuale la lesione giuridica dell’interessato. Viene ribadito il principio di ragionevole omogeneità delle competenze richieste ai commissari ai sensi dell’art. 93 del D.Lgs. n. 36/2023, respingendo interpretazioni eccessivamente formalistiche. [[CASESTUDY]] L’impugnabilità differita della nomina della commissione Con la sentenza n. 4196/2025, il Consiglio di Stato riafferma che la nomina della commissione giudicatrice può essere contestata solo all’esito del procedimento di gara, ossia nel momento in cui viene approvato il verbale delle operazioni di gara e si consolida la lesione della sfera giuridica ...
La regola della suddivisione in lotti non è assoluta e inderogabile
La ricorrente sostiene che la stazione appaltante avrebbe illegittimamente deciso di non suddividere la gara in esame in lotti, così precludendo l’accesso alla gara alle micro, piccole e medie imprese. Contesta, inoltre la scelta di richiedere un requisito quale il contratto di punta in servizi analoghi nel triennio precedente che sarebbe sproporzionato ed irragionevole in quanto limiterebbe gravemente la partecipazione. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. III quater, 30/05/2025, n. 10589 respinge il ricorso: La tesi del ricorrente non è condivisibile. L’art. 58 del nuovo Codice contratti dispone che: “1. Per garantire la effettiva partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese, anche di prossimità, gli appalti sono suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, servizi e forn...
La ricorrente sostiene che la stazione appaltante avrebbe illegittimamente deciso di non suddividere la gara in esame in lotti, così precludendo l’accesso alla gara alle micro, piccole e medie imprese. Contesta, inoltre la scelta di richiedere un requisito quale il contratto di punta in servizi analoghi nel triennio precedente che sarebbe sproporzionato ed irragionevole in quanto limiterebbe gravemente la partecipazione. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. III quater, 30/05/2025, n. 10589 respinge il ricorso: La tesi del ricorrente non è condivisibile. L’art. 58 del nuovo Codice contratti dispone che: “1. Per garantire la effettiva partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese, anche di prossimità, gli appalti sono suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, servizi e forn...
FOCUS: “Tabelle ministeriali non aggiornate e costo della manodopera: l’ANAC...
Con il Parere di precontenzioso n. 193 del 14 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione interviene in modo netto su un vizio spesso sottovalutato nella fase di predisposizione degli atti di gara: l’utilizzo, da parte della stazione appaltante, di tabelle ministeriali superate per la stima dei costi della manodopera. L’occasione è offerta da una procedura indetta dal Comune di Macerata Campania per l’affidamento del servizio di igiene urbana, nella quale il costo della manodopera stimato a base d’asta risultava notevolmente inferiore ai valori desumibili dalle tabelle vigenti alla data di pubblicazione della gara. [[CASESTUDY]] Il fatto: un disallineamento che vizia la base d’asta L’operatore economico istante ha evidenziato come il Comune avesse quantificato il costo del lavoro sulla base delle tabelle FISE Assoambiente d...
Con il Parere di precontenzioso n. 193 del 14 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione interviene in modo netto su un vizio spesso sottovalutato nella fase di predisposizione degli atti di gara: l’utilizzo, da parte della stazione appaltante, di tabelle ministeriali superate per la stima dei costi della manodopera. L’occasione è offerta da una procedura indetta dal Comune di Macerata Campania per l’affidamento del servizio di igiene urbana, nella quale il costo della manodopera stimato a base d’asta risultava notevolmente inferiore ai valori desumibili dalle tabelle vigenti alla data di pubblicazione della gara. [[CASESTUDY]] Il fatto: un disallineamento che vizia la base d’asta L’operatore economico istante ha evidenziato come il Comune avesse quantificato il costo del lavoro sulla base delle tabelle FISE Assoambiente d...
Equivalenza prestazionale e certificazioni
Difettando i prodotti offerti delle caratteristiche tecniche richieste dalla lex specialis a pena di esclusione (assenza della certificazione UNI EN 867-5) non può esserne attestata l’equivalenza. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. IX, 29/05/2024, n. 4114: 28. Le valutazioni della Stazione appaltante circa l’equivalenza prestazionale non possono essere condivise. [[CASESTUDY]] 29. In giurisprudenza si distingue tra le “specifiche tecniche”, rispetto alle quali il principio di equivalenza è sempre applicabile, e i “requisiti minimi obbligatori”, che possono essere richiesti a pena di esclusione in quanto esprimono la definizione a priori dei bisogni dell’Amministrazione, e quindi hanno l’effetto di perimetrare a monte i tipi di prestazioni che sono state considerate idonee a soddisfare tali bisogni. 30. Il principio di equivalenza, nondimeno, è stato...
Difettando i prodotti offerti delle caratteristiche tecniche richieste dalla lex specialis a pena di esclusione (assenza della certificazione UNI EN 867-5) non può esserne attestata l’equivalenza. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. IX, 29/05/2024, n. 4114: 28. Le valutazioni della Stazione appaltante circa l’equivalenza prestazionale non possono essere condivise. [[CASESTUDY]] 29. In giurisprudenza si distingue tra le “specifiche tecniche”, rispetto alle quali il principio di equivalenza è sempre applicabile, e i “requisiti minimi obbligatori”, che possono essere richiesti a pena di esclusione in quanto esprimono la definizione a priori dei bisogni dell’Amministrazione, e quindi hanno l’effetto di perimetrare a monte i tipi di prestazioni che sono state considerate idonee a soddisfare tali bisogni. 30. Il principio di equivalenza, nondimeno, è stato...
MIT: Premio di accelerazione
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3392 ha risposto al seguente quesito: Si richiede se è possibile riutilizzare l'importo previsto per il premio di accelerazione, che non era ricompreso nella voce imprevisti, ma come voce dettagliata a sè, nel quadro economico di un intervento PNRR. Il riutilizzo avverrebbe per maggiori lavorazioni previste in variante, non sostanziale, e sarebbe riattribuito al contraente principale. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Si premette che il premio di accelerazione è stato progressivamente reintrodotto negli appalti pubblici con la finalità di incentivare l’appaltatore non solo a rispettare le tempistiche stabilite dalla stazione appaltante per l’ultimazione dei lavori ma, ulteriormente, ad anticipare i temp...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3392 ha risposto al seguente quesito: Si richiede se è possibile riutilizzare l'importo previsto per il premio di accelerazione, che non era ricompreso nella voce imprevisti, ma come voce dettagliata a sè, nel quadro economico di un intervento PNRR. Il riutilizzo avverrebbe per maggiori lavorazioni previste in variante, non sostanziale, e sarebbe riattribuito al contraente principale. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Si premette che il premio di accelerazione è stato progressivamente reintrodotto negli appalti pubblici con la finalità di incentivare l’appaltatore non solo a rispettare le tempistiche stabilite dalla stazione appaltante per l’ultimazione dei lavori ma, ulteriormente, ad anticipare i temp...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. Procedura...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...
Aggiudicazione senza verifica sui requisiti. E’ ammessa la convalida
Il comma 2 dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 consente alla pubblica amministrazione di convalidare i propri atti affetti da vizi di legittimità, attraverso una manifestazione di volontà intesa a eliminare il vizio da cui l’atto stesso è inficiato; ciò attraverso un istituto di carattere generale, la convalida. [[CASESTUDY]] Nel caso oggetto di esame la stazione appaltante ha rinnovato l’aggiudicazione, convalidando la precedente aggiudicazione definitiva, illegittima per non aver verificato i requisiti dell’aggiudicatario. Nel caso concreto, il provvedimento di convalida è precisamente qualificato come sanatoria, in quanto adottato per la carenza, nel provvedimento di aggiudicazione in precedenza adottato, della fase procedimentale consistente nella verifica del possesso dei requisiti da parte dell’impresa ...
Il comma 2 dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 consente alla pubblica amministrazione di convalidare i propri atti affetti da vizi di legittimità, attraverso una manifestazione di volontà intesa a eliminare il vizio da cui l’atto stesso è inficiato; ciò attraverso un istituto di carattere generale, la convalida. [[CASESTUDY]] Nel caso oggetto di esame la stazione appaltante ha rinnovato l’aggiudicazione, convalidando la precedente aggiudicazione definitiva, illegittima per non aver verificato i requisiti dell’aggiudicatario. Nel caso concreto, il provvedimento di convalida è precisamente qualificato come sanatoria, in quanto adottato per la carenza, nel provvedimento di aggiudicazione in precedenza adottato, della fase procedimentale consistente nella verifica del possesso dei requisiti da parte dell’impresa ...
FOCUS: “Il soccorso istruttorio nella redistribuzione delle risorse pubbliche:...
In tema di redistribuzione delle risorse pubbliche, l’istituto del soccorso istruttorio si confronta con una soglia applicativa particolarmente elevata, ben oltre quella sperimentata nelle ordinarie gare pubbliche. La sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. V Bis, 19 maggio 2025, n. 9493, si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale che, in tali procedure, valorizza il principio della par condicio dei concorrenti a scapito della massima partecipazione. [[CASESTUDY]] Il contesto: dalla gara all’avviso pubblico di finanziamento A differenza delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici, le selezioni per l’assegnazione di contributi o finanziamenti pubblici si configurano come attività di redistribuzione di risorse economiche. In tale ambito, il concorrente non aspira a un contratto sinallagmatico, ma alla concess...
In tema di redistribuzione delle risorse pubbliche, l’istituto del soccorso istruttorio si confronta con una soglia applicativa particolarmente elevata, ben oltre quella sperimentata nelle ordinarie gare pubbliche. La sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. V Bis, 19 maggio 2025, n. 9493, si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale che, in tali procedure, valorizza il principio della par condicio dei concorrenti a scapito della massima partecipazione. [[CASESTUDY]] Il contesto: dalla gara all’avviso pubblico di finanziamento A differenza delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici, le selezioni per l’assegnazione di contributi o finanziamenti pubblici si configurano come attività di redistribuzione di risorse economiche. In tale ambito, il concorrente non aspira a un contratto sinallagmatico, ma alla concess...
...
Le ricorrenti denunziano l’illegittimità della delibera con cui la stazione appaltante ha ritenuto di affidare direttamente la gestione di una casa di riposo, nelle more dello svolgimento della gara per l’affidamento del servizio. Infatti, essendo in presenza di una concessione e non di un appalto, non sarebbero applicabili le disposizioni, dettate dal codice dei contratti pubblici, per l’affidamento diretto di un servizio (artt. 50, comma 1, lett. b) e c) e 76, comma 2, lett. b), del D.lgs. n. 36/2023). [[CASESTUDY]] Sostengono in sostanza le ricorrenti, per un verso, che sarebbe evidente che il contratto di gestione della casa di riposo debba qualificarsi come una concessione e, per altro verso, che in nessun caso in materia di concessioni è consentito l’affidamento diretto anche se temporaneo di un servizio, neanche quando il valore della conces...
Le ricorrenti denunziano l’illegittimità della delibera con cui la stazione appaltante ha ritenuto di affidare direttamente la gestione di una casa di riposo, nelle more dello svolgimento della gara per l’affidamento del servizio. Infatti, essendo in presenza di una concessione e non di un appalto, non sarebbero applicabili le disposizioni, dettate dal codice dei contratti pubblici, per l’affidamento diretto di un servizio (artt. 50, comma 1, lett. b) e c) e 76, comma 2, lett. b), del D.lgs. n. 36/2023). [[CASESTUDY]] Sostengono in sostanza le ricorrenti, per un verso, che sarebbe evidente che il contratto di gestione della casa di riposo debba qualificarsi come una concessione e, per altro verso, che in nessun caso in materia di concessioni è consentito l’affidamento diretto anche se temporaneo di un servizio, neanche quando il valore della conces...
Costo manodopera, l’uso di tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità...
Costo manodopera, l’uso delle tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità e irragionevolezza Nella stima dei costi della manodopera da porre a base di gara, vi è l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare le tabelle approvate annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come vigenti al momento dell’indizione della procedura. [[CASESTUDY]] Tale obbligo – ancor più stringente negli appalti ad alta intensità di manodopera e di durata di più anni – costituisce uno degli strumenti per tutelare il diritto dei lavoratori ad una giusta retribuzione, evitando che il confronto concorrenziale possa produrre effetti negativi su tale diritto, e tutelando le condizioni di serietà e affidabilità dell’offerta, la qualità delle prestazioni, la concorrenzialità senza distorsioni e la convenienza economica dell’appalto. La disposizione è conten...
Costo manodopera, l’uso delle tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità e irragionevolezza Nella stima dei costi della manodopera da porre a base di gara, vi è l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare le tabelle approvate annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come vigenti al momento dell’indizione della procedura. [[CASESTUDY]] Tale obbligo – ancor più stringente negli appalti ad alta intensità di manodopera e di durata di più anni – costituisce uno degli strumenti per tutelare il diritto dei lavoratori ad una giusta retribuzione, evitando che il confronto concorrenziale possa produrre effetti negativi su tale diritto, e tutelando le condizioni di serietà e affidabilità dell’offerta, la qualità delle prestazioni, la concorrenzialità senza distorsioni e la convenienza economica dell’appalto. La disposizione è conten...
Nelle procedure di affidamento diretto il d. lgs. n. 36/2023 lascia fermo l’obbligo...
La stazione appaltante ha svolto una “consultazione propedeutica alla procedura di affidamento diretto, nonché contestuale richiesta di preventivo di spesa e proposta progettuale preliminare“. La stessa ha dipoi affidato il contratto ad un operatore economico terzo, dando nel relativo espressamene atto che “che il suddetto Avviso Pubblico è andato deserto, non essendo pervenuta nessuna offerta entro il termine prescritto”; La ricorrente lamenta che la determinazione di affidamento sia viziata da eccesso di potere per macroscopico travisamento dei fatti e per difetto di istruttoria, conseguendone il “diritto all’affidamento del servizio in questione”: la ricorrente aveva infatti presentato il proprio preventivo in risposta all’avviso. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, Salerno, I, 27 maggio 2025, n. 958 accoglie il ricorso. Il Collegio, in via preliminare, chiarisce che al...
La stazione appaltante ha svolto una “consultazione propedeutica alla procedura di affidamento diretto, nonché contestuale richiesta di preventivo di spesa e proposta progettuale preliminare“. La stessa ha dipoi affidato il contratto ad un operatore economico terzo, dando nel relativo espressamene atto che “che il suddetto Avviso Pubblico è andato deserto, non essendo pervenuta nessuna offerta entro il termine prescritto”; La ricorrente lamenta che la determinazione di affidamento sia viziata da eccesso di potere per macroscopico travisamento dei fatti e per difetto di istruttoria, conseguendone il “diritto all’affidamento del servizio in questione”: la ricorrente aveva infatti presentato il proprio preventivo in risposta all’avviso. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, Salerno, I, 27 maggio 2025, n. 958 accoglie il ricorso. Il Collegio, in via preliminare, chiarisce che al...