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Regulatory updates
FOCUS: “Completamento di opere incompiute e progettazione BIM: anche i progetti...
Cosa accade se si deve completare un’opera iniziata con il vecchio Codice? Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 36/2023 e il progressivo consolidamento del nuovo impianto normativo in materia di contratti pubblici, le stazioni appaltanti si trovano a dover affrontare numerosi casi di transizione. Tra questi, uno dei più complessi riguarda la gestione di opere pubbliche rimaste incompiute a seguito della risoluzione del contratto originario. Il caso tipico riguarda un progetto redatto sotto la vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, per il quale l’amministrazione intende oggi bandire una nuova procedura di completamento, eventualmente tramite appalto integrato. [[CASESTUDY]] Sorgono, quindi, due quesiti fondamentali: È necessario adeguare il progetto originario alle disposizioni del nuovo Codice? In caso affermativo, si deve applicare anche l’art. 43 ...
Cosa accade se si deve completare un’opera iniziata con il vecchio Codice? Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 36/2023 e il progressivo consolidamento del nuovo impianto normativo in materia di contratti pubblici, le stazioni appaltanti si trovano a dover affrontare numerosi casi di transizione. Tra questi, uno dei più complessi riguarda la gestione di opere pubbliche rimaste incompiute a seguito della risoluzione del contratto originario. Il caso tipico riguarda un progetto redatto sotto la vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, per il quale l’amministrazione intende oggi bandire una nuova procedura di completamento, eventualmente tramite appalto integrato. [[CASESTUDY]] Sorgono, quindi, due quesiti fondamentali: È necessario adeguare il progetto originario alle disposizioni del nuovo Codice? In caso affermativo, si deve applicare anche l’art. 43 ...
Il soccorso istruttorio è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti...
Il soccorso istruttorio è istituto applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento ed è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti pubblici, per l’integrazione o il completamento della domanda presentata. [[CASESTUDY]] Questo il principio affermato da Tar Toscana, Sez. II, 15/04/2025, n. 702: E’ quindi rilevabile, nella lex specialis, un difetto di chiarezza che avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione ad esperire il soccorso istruttorio, istituto si ritiene applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento (T.AR. Campania Napoli VII, 15 aprile 2024 n. 2468; T.A.R Lazio-Roma III, 28 ottobre 2024 n. 18787) ed è ammissibile...
Il soccorso istruttorio è istituto applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento ed è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti pubblici, per l’integrazione o il completamento della domanda presentata. [[CASESTUDY]] Questo il principio affermato da Tar Toscana, Sez. II, 15/04/2025, n. 702: E’ quindi rilevabile, nella lex specialis, un difetto di chiarezza che avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione ad esperire il soccorso istruttorio, istituto si ritiene applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento (T.AR. Campania Napoli VII, 15 aprile 2024 n. 2468; T.A.R Lazio-Roma III, 28 ottobre 2024 n. 18787) ed è ammissibile...
MIT: Indicazioni temporali per nuovo affidamento diretto
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3342 ha risposto al seguente quesito: Il principio di rotazione, previsto dall'art. 49 del D.Lgs.36/2023, rappresenta un principio generale per gli affidamenti diretti, finalizzato a garantire un'equa distribuzione delle opportunità. Alla luce di tale considerazione si pone il quesito relativo al lasso temporale necessario affinchè un precedente affidamento diretto non costituisca un ostacolo all'affidamento successivo della stessa tipologia di incarico al medesimo operatore economico. Nel caso in specie, con atto deliberativo del 11/09/2003 l'Ente conferiva incarico diretto (art. 17 L. 109/1994) per consulenza e progettazione di un sistema di trasporto locale. Successivamente, con atto integrativo alla convenzione del 18/03/2010, veniva precisato che nell'ambito dello stesso imp...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3342 ha risposto al seguente quesito: Il principio di rotazione, previsto dall'art. 49 del D.Lgs.36/2023, rappresenta un principio generale per gli affidamenti diretti, finalizzato a garantire un'equa distribuzione delle opportunità. Alla luce di tale considerazione si pone il quesito relativo al lasso temporale necessario affinchè un precedente affidamento diretto non costituisca un ostacolo all'affidamento successivo della stessa tipologia di incarico al medesimo operatore economico. Nel caso in specie, con atto deliberativo del 11/09/2003 l'Ente conferiva incarico diretto (art. 17 L. 109/1994) per consulenza e progettazione di un sistema di trasporto locale. Successivamente, con atto integrativo alla convenzione del 18/03/2010, veniva precisato che nell'ambito dello stesso imp...
Focus: “La distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione non è solo...
L’articolo analizza la distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione nell’ambito delle gare pubbliche, evidenziando i rischi derivanti da una errata impostazione della documentazione di gara. A partire dalla sentenza n. 495/2025 del TAR Piemonte, si illustrano le implicazioni operative per le stazioni appaltanti alla luce della Direttiva 2014/24/UE e del D.lgs. 36/2023. [[CASESTUDY]] Requisiti di partecipazione: il filtro d’accesso alla gara I requisiti di partecipazione rappresentano le condizioni minime che l’operatore economico deve possedere al momento della presentazione dell’offerta. Sono funzionali a selezionare soggetti affidabili, capaci e regolari, e si articolano in tre principali categorie: capacità economico-finanziaria (es. fatturato minimo); capacità tecnico-professionale (es. esperienza pregressa o certificazioni); regolarità amministrativa, inclu...
L’articolo analizza la distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione nell’ambito delle gare pubbliche, evidenziando i rischi derivanti da una errata impostazione della documentazione di gara. A partire dalla sentenza n. 495/2025 del TAR Piemonte, si illustrano le implicazioni operative per le stazioni appaltanti alla luce della Direttiva 2014/24/UE e del D.lgs. 36/2023. [[CASESTUDY]] Requisiti di partecipazione: il filtro d’accesso alla gara I requisiti di partecipazione rappresentano le condizioni minime che l’operatore economico deve possedere al momento della presentazione dell’offerta. Sono funzionali a selezionare soggetti affidabili, capaci e regolari, e si articolano in tre principali categorie: capacità economico-finanziaria (es. fatturato minimo); capacità tecnico-professionale (es. esperienza pregressa o certificazioni); regolarità amministrativa, inclu...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
L’incomprensibile timidezza del Consiglio di Stato sull’avvalimento della parità...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
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In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
FOCUS: “La consultazione pubblica di ANAC sulla qualificazione delle stazioni appaltanti:...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
MIT: Utilizzo cig "madre" accordo quadro in luogo del cig "derivato"
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...
In presenza della “pregnanza” di precedente vicenda professionale l’ammissione...
Fermo restando il principio generale dell’obbligo della motivazione della decisione dell’esclusione, va ammessa in via di “eccezione” la necessità che in presenza della “pregnanza” della precedente vicenda professionale la valutazione dell’Amministrazione sull’assenza di un grave illecito professionale che porti all’ammissione in gara sia adeguatamente motivata. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 09/04/2025, n. 781: Ebbene, il Collegio non ignora che, in argomento, l’orientamento prevalente in giurisprudenza è quello per cui uno specifico e puntuale obbligo motivazionale circa la rilevanza dell’illecito professionale e la sua incidenza sulla affidabilità del concorrente incombe sulla stazione appaltante solo in caso in cui pervenga alla determinazione di escludere il concorrente, e non anche nell’ipotesi opposta di ammissio...
Fermo restando il principio generale dell’obbligo della motivazione della decisione dell’esclusione, va ammessa in via di “eccezione” la necessità che in presenza della “pregnanza” della precedente vicenda professionale la valutazione dell’Amministrazione sull’assenza di un grave illecito professionale che porti all’ammissione in gara sia adeguatamente motivata. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 09/04/2025, n. 781: Ebbene, il Collegio non ignora che, in argomento, l’orientamento prevalente in giurisprudenza è quello per cui uno specifico e puntuale obbligo motivazionale circa la rilevanza dell’illecito professionale e la sua incidenza sulla affidabilità del concorrente incombe sulla stazione appaltante solo in caso in cui pervenga alla determinazione di escludere il concorrente, e non anche nell’ipotesi opposta di ammissio...
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Il Tar Puglia ribadisce (vedi La verifica circa l’equivalenza delle tutele del CCNL alternativo proposto ha carattere obbligatorio – Giurisprudenzappalti) come la determinazione di affidamento/aggiudicazione debba necessariamente essere preceduta dalla verifica della dichiarazione di equivalenza, la quale assume, pertanto, carattere obbligatorio. L’aggiudicataria si è avvalsa della facoltà riconosciuta dall’art. 11, comma 3, D. Lgs. 36/2023, indicando un CCNL diverso da quello previsto dal disciplinare di gara, senza, però, produrre una espressa dichiarazione di equivalenza tra i due contratti. La stazione appaltante avrebbe dovuto procedere, in ossequio al disposto dell’art. 11, comma 4, D. Lgs. 36/2023 all’acquisizione e alla verifica della dichiarazione di equivalenza dei CCNL, anche con le modalità di cui all&rsquo...
Il Tar Puglia ribadisce (vedi La verifica circa l’equivalenza delle tutele del CCNL alternativo proposto ha carattere obbligatorio – Giurisprudenzappalti) come la determinazione di affidamento/aggiudicazione debba necessariamente essere preceduta dalla verifica della dichiarazione di equivalenza, la quale assume, pertanto, carattere obbligatorio. L’aggiudicataria si è avvalsa della facoltà riconosciuta dall’art. 11, comma 3, D. Lgs. 36/2023, indicando un CCNL diverso da quello previsto dal disciplinare di gara, senza, però, produrre una espressa dichiarazione di equivalenza tra i due contratti. La stazione appaltante avrebbe dovuto procedere, in ossequio al disposto dell’art. 11, comma 4, D. Lgs. 36/2023 all’acquisizione e alla verifica della dichiarazione di equivalenza dei CCNL, anche con le modalità di cui all&rsquo...
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Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3309 ha risposto al seguente quesito: In riferimento all'articolo 11 dell'allegato II.4, ed in particolare al comma 4-bis in tema di monitoraggio dell'efficienza decisionale delle stazioni appaltanti, si chiede un chiarimento rispetto all'individuazione delle procedure oggetto di monitoraggio. In particolare: 1) considerato che il comma 4-bis del suddetto articolo fa riferimento alla data di presentazione delle offerte come risultante dai bandi di gara, si chiede se sono oggetto di monitoraggio solo le procedure per cui è prevista la pubblicazione di un bando di gara o anche le procedure negoziate. 2) Considerato che il medesimo comma prevede che il monitoraggio abbia inizio a partire dal 1 gennaio 2025, si chiede se devono essere prese in considerazione: a) le procedure i cui bandi son...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3309 ha risposto al seguente quesito: In riferimento all'articolo 11 dell'allegato II.4, ed in particolare al comma 4-bis in tema di monitoraggio dell'efficienza decisionale delle stazioni appaltanti, si chiede un chiarimento rispetto all'individuazione delle procedure oggetto di monitoraggio. In particolare: 1) considerato che il comma 4-bis del suddetto articolo fa riferimento alla data di presentazione delle offerte come risultante dai bandi di gara, si chiede se sono oggetto di monitoraggio solo le procedure per cui è prevista la pubblicazione di un bando di gara o anche le procedure negoziate. 2) Considerato che il medesimo comma prevede che il monitoraggio abbia inizio a partire dal 1 gennaio 2025, si chiede se devono essere prese in considerazione: a) le procedure i cui bandi son...